Questa prima edizione del “Sardegna Archeofilm Festival, Festival Internazionale del Cinema Archeologico” è stata un'esperienza che sicuramente porteremo con noi per lungo tempo.
A fare da sala cinematografica d’eccezione è stato l’affascinante Villaggio novenario di San Salvatore di Sinis, un suggestivo borgo di origine medievale, che tra gli anni ’60 e ’70 del Novecento è stato set di numerosi film western. Con il suo antico Ipogeo sotterraneo, e’ stato un luogo in grado di trasmetterci la presenza di una storia antica che innerva questa terra fin dall’antichità.
Siamo quindi orgogliosi di aver avuto l’onore di presentare qui il nostro film di esplorazione subacquea al pubblico sardo, e dell’occasione speciale di una bellissima intervista/incontro con Piero Pruneti sul palco del festival.
Un sincero e davvero sentito ringraziamento a Piero e Giulia Pruneti di Archeologia Viva/Firenze Archeofilm per aver ispirato questa iniziativa sull’onda della loro grandissima professionalità ed esperienza, e tanti auguri a tutto lo staff della Fondazione Mont’e Prama, compreso il suo straordinario Presidente Anthony Muroni, che sta portando avanti grandi sfide nel contesto delle espressioni culturali in Sardegna.
Ringrazio di cuore anche il fotografo Nicola Castangia e l'archeologo Giorgio Murru, che in questo mio breve viaggio, attraverso un profondo rispetto e una passione vera che mi hanno saputo trasmettere per la storia del loro popolo, mi hanno fatto scoprire l’incanto di una Sardegna ancestrale, una vera e viva enciclopedia vivente del mondo antico. Oltre ad essere diventati ottimi amici, e che speriamo presto di poter tornare a trovare!
Salutiamo e ringraziamo anche Virgina Saba per la conduzione svolta con grande ritmo e professionalità, e l’amico archeologo navale Francesco Tiboni che sempre ispira e ci proietta sulle tracce del mito… in un mondo di futuri progetti.