Le opere di Serena Battisti esposte in questa bellissima mostra al Trento Film Festival traggono ispirazione da alcuni documentari proiettati nelle ultime edizioni del Trento Film Festival e rielaborano in senso creativo le emozioni e le riflessioni scaturite dalla loro visione. Serena ha cercato di risalire all’essenza dei gesti, dei pensieri dei personaggi dei documentari, delle loro vicende personali e di quelle corali delle “Terre Alte” in cui risiedono – dal Tibet alla Bolivia, dall’Iran alla Corea del Sud – fissandole poi su tela come scatti di un viaggio, istantanee di incontri fortuiti ma significativi. Cristallizzando quegli attimi in senso cinematografico, ne estrapola il loro messaggio universale, dalla forte vocazione sociale, invitando lo spettatore a sostare davanti alle opere e prendersi del tempo per riflettere, per esplorare le proprie reazioni ed emozioni.
Le due opere di apertura – dedicate al territorio indiano del Ladakh e ispirate al film SONGS OF THE WATER SPIRITS – pongono il visitatore dinanzi a un bivio concreto: da un lato si è chiamati a indagare le sfide sociali ed economiche dell’epoca contemporanea e le loro ricadute sui popoli e sulle tradizioni delle Terre Alte; dall’altro si è spinti a esplorare l’inquietudine di fronte alla crisi ambientale che minaccia il presente e il futuro dell’umanità e che ci chiama a un’assunzione di responsabilità, in primo luogo a livello individuale.